LETTERA DI MATTEO LIBERALI

05/04/20

LETTERA DI MATTEO LIBERALI

Cari Colleghi,
come purtroppo era prevedibile l’emergenza legata al famigerato COVID 19 si è progressivamente estesa a livello globale e ha portato all’adozione di misure sempre più drastiche in diversi paesi.

E’ triste notare che, ancora una volta è mancato quanto auspicavo, e cioè un coordinamento almeno a livello di Unione Europea nell’adozione di misure tempestive e condivise per fronteggiare l’emergenza in atto, creando le condizioni per un’ulteriore diffusione del virus e determinando al contempo confusione e disparità di trattamento e di possibilità di competere tra imprese di paesi diversi.

Come sapete da alcuni giorni tutti i siti produttivi italiani hanno dovuto arrestare quasi completamente l’attività e lo stesso vale per i due siti indiani e per lo stabilimento di Lipetsk in Russia, mentre prosegue regolarmente il lavoro negli altri paesi in cui siamo presenti, seppure con crescenti difficoltà legate agli approvvigionamenti e alla circolazione delle merci a cui si aggiungono tassi di assenteismo superiori alla norma a causa del timore di contagio e della chiusura delle scuole, che fanno sì che molti di noi debbano restare a casa per prendersi cura dei più piccoli e degli anziani.
In questa difficile situazione dobbiamo essere orgogliosi del grande lavoro fatto finora ovunque per tutelare la salute di noi tutti.

Come ho già scritto, il “Comitato di crisi” ha messo in atto tempestivamente misure straordinarie per la tutela della salute in anticipo e più stringenti rispetto a quanto previsto dalle ordinanze emanate dalle autorità competenti nei diversi paesi e per questo voglio ringraziare ancora una volta tutti coloro che hanno lavorato letteralmente giorno e notte con una passione e una dedizione commovente per garantire la nostra salute e preservare il patrimonio aziendale di fronte ad un’emergenza di proporzioni inimmaginabili.

Altrettanto commoventi e confortanti le iniziative volontarie di alcuni di voi che si sono autotassati per dare un contributo fortemente simbolico e sostanziale in circostanze straordinarie; questo mi colpisce profondamente e rappresenta, ancora una volta, un segnale dell’unicità del nostro gruppo.

Non siamo perfetti, tutt’altro, abbiamo amplissimi margini di miglioramento in ogni area della nostra attività, ma, ancora una volta, nelle difficoltà abbiamo uno spirito ed un attaccamento alla maglia unico e molto diffuso e questo ci deve dare ancora più forza in vista del grande lavoro di resistenza e di ricostruzione che ci troveremo ad affrontare nelle prossime settimane.

Fatalmente gli ordini vedranno un rallentamento come conseguenza dell’emergenza in atto, e tutti noi saremo chiamati a fare dei sacrifici e a lottare uniti più che mai per resistere e per rialzarci e sono sicuro che, insieme, saremo capaci di farlo. Già da domani oltre alla produzione di condizionatori per sale chirurgiche, che non si è mai fermata in quanto strettamente legata all’emergenza sanitaria, riprenderemo a lavorare in maniera molto mirata in alcuni siti italiani su base volontaria e con l’adozione di misure di prevenzione e controllo ancora più rigorose per la salvaguardia della salute delle persone coinvolte, al fine di garantire continuità di forniture a clienti italiani e stranieri che sono attivi in filiere o in progetti strategici.

Da metà marzo, come sapete già, i nostri colleghi cinesi, sono di nuovo pienamente operativi e, dalla riapertura, abbiamo ricevuto molti ordini per il mercato locale e questo ci deve essere di esempio e di conforto per quando ci saremo messi alle spalle questa triste emergenza. E’ importante che sappiate che, nonostante il rallentamento subito nelle ultime settimane, il primo trimestre è stato comunque positivo, e, paradossalmente, si chiude con un portafoglio ordini molto elevato che richiederebbe uno sforzo importante in termini di ore lavorate per soddisfare i nostri clienti.

E’ un buon punto di ripartenza e la mia speranza è che progressivamente e al più presto, si possa tornare in Italia e all’estero ad una vita e ad un’operatività normale per garantire il futuro di tutti noi e per riprendere il virtuoso percorso di crescita, che nella nostra storia si è interrotto unicamente nell’anno della grande crisi del 2009, dalla quale siamo usciti più coesi, più “cattivi” e più forti.

Ancora una volta un abbraccio a voi e alle vostre famiglie (e sempre a un metro di distanza).


Matteo Liberali

Ultime news

16/12/19

L’impresa di Uboldo vince per la terza volta nella categoria “Top Investors”: ...

16/12/19

L'ITQF - Istituto tedesco di qualità e finanza  ha stilato un rapporto che elenc...

Media Contacts

LU-VE S.p.a

Via Caduti della Liberazione, 53

21040 Uboldo - Varese - Italy

Tel: +39 02 96716.1

Fax: +39 02 96780560


SCROLL