Ricerca

Ricerca e Innovazione sono elementi distintivi della filosofia aziendale di LU-VE Group. Il maggior punto di forza del gruppo è costituito dai grandi investimenti in ricerca e sviluppo che hanno permesso di realizzare una considerevole gamma di prodotti innovativi che hanno rappresentato un punto di riferimento per i maggiori costruttori di scambiatori di calore a livello mondiale.

LU-VE dispone del più grande laboratorio di Ricerca e Sviluppo del settore in Europa e collabora strettamente da anni con il Politecnico di Milano. Numerose altre collaborazioni prestigiose hanno avuto luogo con le Università di Grenoble, Padova, Chemnitz, Ulster e con il Danish Technological Institute di Århus.

LU-VE lavora in stretta collaborazione con più di 20 università e centri di ricerca nel mondo. I laboratori di ricerca LU-VE sono equipaggiati con:

• Software C.F.D. (Computational Fluid Dynamics);
• 5 camere calorimetriche;
• Tunnel per studio delle performance delle alette con superfici specializzate;
• Strumento di prova delle performance dei tubi, per lo studio e ottimizzazione della tecnologia dei tubi rigati;
• 2 tunnel areodinamici di prova ventilatori;
• Impianto di prova CO2 per gas cooler ed evaporatori, per lo studio di dettaglio del comportamento del fluido CO2 negli scambiatori di calore;
• Camera di prova dei livelli sonori;
• Impianto di prova per condensatori, raffreddatori di liquido e sistemi adiabatici;
• Impianto di test per prove di corrosione e deposito di sporco sulla batteria di scambio;
• Area R&D per studio dei controller e dell’elettronica.

Già da alcuni anni il laboratorio LU-VE ha sperimentato l’utilizzo di codici CFD (Computational Fluid Dynamics) per lo studio dei processi termofluidodinamici degli scambiatori di calore. L’utilizzo dei codici CFD applicati agli scambiatori alettati ha consentito una migliore comprensione dei fenomeni fluidodinamici e dei processi di scambio termico. Conseguentemente è stato possibile aumentare ulteriormente le già elevatissime caratteristiche di scambio delle diverse geometrie utilizzate, rinnovando continuamente gli strati di aria a contatto con le alette specializzate e aumentando la turbolenza generata da queste ultime. La maggiore uniformità del flusso d’aria ottenuta grazie allo studio delle alette degli aeroevaporatori consente una minore deposizione di umidità sull’aletta e quindi minore formazione di brina riducendo la deumidificazione. I risultati dell’analisi CFD sono stati puntualmente confermati dalle prove sperimentali.